martedì 16 luglio 2013

Assenza

Una poesia scritta anni fa che avevo dimenticato nel cassetto:



Ho inciampato su una tomba di un corpo.
Tu che non avevi nulla a che fare con la morte, hai soffiato sul fuoco dei miei occhi e ora sono spenti.

Ho inciampato sulla tua allegria e bontà, sul tuo profumo che mi accarezzava.
Eri tu a riflettermi e senza te mi vedo così poco. Senza te non vedo che un deserto.

Io non dormo.
Sono caduto.
Ho inciampato sulla tua assenza.
Vicino a te sono senza ardore e senza forza.
Sono la tua sconfitta. Mi aggrappo alla nostra caduta, alla nostra rovina comune.

Sono sotto i tuoi resti.
Come un sasso lontano nella terra.
Come una nave dissolta nell'oceano.

T'amo per tutte le persone che non ho conosciuto, per tutte le stagioni che non ho vissuto.
T'amo per tutti gli altri che non amo.

Senza te non ho potuto rompere il muro del mio specchio.
Ho dovuto imparare parola per parola come si dimentica la vita.

T'amo per la tua saggezza che non è la mia.
Per il tuo cuore immortale che io non posseggo.

Tu credevi di essere il dubbio e non eri altro che ragione.
Bastava una parola d'amore per darci la vita.

 Ho inciampato sulla speranza mai svanita,
sulla dura solitudine che non perdona.

Un bacio calmo nella notte.
Le ombra più pesanti svaniscono.

La mia voce non ha eco e mi vergogno di parlare.
Soffro per sempre del tuo silenzio, amore mio. 

Nessun commento:

Posta un commento